L’inarrestabile Decadenza della Musica Mainstream

la tastiera di un pianoforte lasciata marcire.

In questo articolo mi riprometto di fare qualcosa di molto ambizioso: far si che il lettore più scettico possa riflettere su un qualcosa che quasi sicuramente nega con tutto se stesso: ovvero che la musica mainstream, nonché tutto il mondo dell’arte è volontariamente” decadente, in maniera tale da poterla utilizzare come un mezzo di manipolazione di massa.

Lo so: nella tua testa io sono, già adesso, un complottista, ma facciamo una cosa: prima di darmi del coglione nei commenti leggi l’articolo, ma leggilo veramente, senza saltare dei passi.

Quando si tratta argomenti di questa importanza gli elementi necessari da esaminare sono molteplici e richiedono il loro tempo per essere letti e compresi.

Ti Parlerò del concetto stesso di Arte, fornirò alcuni esempi di cosa si intende per “decadenza” specificatamente all’ambito musicale della scena italiana (ma che si applica in buona parte anche per buona parte del mondo occidentale), ti parlerò del padre della propaganda con relative informazioni specifiche ai suoi lavori e poi vedremo insieme come il mondo dell’arte e le idee propagandistiche di questo personaggio si sposano.

Se poi alla fine penserai ancora che sono un complottista, allora ti prego, dai libero sfogo a tutta la tua creatività nei commenti.

Se invece l’articolo ti avrà fatto ragionare un minimo, allora fammi sapere quali sono le tue nuove considerazioni.

Detto questo, il primo passo per comprendere la situazione dell’arte nel mondo moderno, è necessario innanzitutto capire cosa sia l’arte nella sua essenza. Cominciamo quindi da qui.

COs'E' L'Arte?

Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima.George Bernard Shaw.

Cos’è l’arte? Se guardiamo sul dizionario possiamo capire che l’arte è il risultato di un’insieme di tecniche finalizzate all’esaltazione di una visione e/o talento personale da parte di una persona che, nell’atto della creazione in se modifica se stesso divenendo artista.

L’arte è presente nel mondo in diverse forme e mi sento di dire che qualsiasi attività preveda la “creazione” di qualcosa che esprima se stessi, il proprio mondo interiore ed il proprio talento, vada definita come tale: musica, pittura, artigianato, cucina… tutto senza eccezione.

Arte come rappresentazione del se e per la crescita personale

un volto umano ritagliato e poi utilizzato come base per diverse sivrapposizioni artisitche, sia in marmo che colorate, dello stesso.

Essendo l’arte (quella vera, non i fac simili che tanto piacciono al giorno d’oggi) il risultato di sforzi personali, in quest’ultima vengono racchiuse le emozioni e la personalità dell’artista.

Lo stesso piatto può avere un gusto diverso a seconda del cuoco che lo prepara ad esempio.

L’arte è una rappresentazione perfetta dell’ “IO”, forte o debole che sia, di una persona e non solo, tramite l’arte viene favorita la crescita personale sia dell’artista che crea che della persona che la vive, in quanto l’arte ci mostra un qualcosa di cui spesso non siamo consapevoli e che fa parte o di noi o di altri. 

Attraverso l’arte vengono divulgate le più intime sfaccettature di una persona, rispecchiamo il nostro Io interiore e ci confrontiamo con il mondo al di fuori di noi, creando i presupposti per una forte crescita personale.

L'Arte come rappresentazione della società

Avendo capito cos’è l’arte e come questa rispecchia noi stessi dovrebbe divenire relativamente facile capire che, quando osservata dalla giusta distanza, l’arte diviene non solo rappresentazione personale, ma rappresentazione della società in cui viviamo, mostrandone in maniera chiara qualità e difetti.

Mi vengono in mente le famose battute tra Picasso e l’ufficiale nazista: “”Avete fatto voi questo orrore, maestro?” chiese l’ufficiale nazista. “No, l’avete fatto voi”, rispose Picasso…“, a dimostrazione di questo meccanismo di “rispecchiamento sociale“.

La decadenza della musica Mainstream

Essendo Italiano e fiero di esserlo, per poter capire l’effettiva decadenza della musica andrò a prendere ad esempio i testi di canzoni più “attempate” per poi paragonarli ad alcuni testi più moderni.

Prendiamo una parte di tre canzoni del passato:

Lucio Battisti – Il Mio Canto Libero: In un mondo che, Non ci vuole più, Il mio canto libero, sei tu. E l’immensità, Si apre intorno a noi, Al di là del limite degli occhi tuoi. Nasce il sentimento, Nasce in mezzo al pianto, E s’innalza altissimo e va. E vola sulle accuse della gente, A tutti i suoi retaggi indifferente, Sorretto da un anelito d’amore, Di vero amore.

Modugno – Meraviglioso: E’ vero, credetemi è accaduto, di notte su di un ponte, guardavo l’acqua scura, con la dannata voglia, di fare un tuffo giù. D’un tratto qualcuno alle mie spalle, forse un angelo vestito da passante, mi portò via dicendomi così. Meraviglioso, ma come non ti accorgi, di quanto il mondo sia meraviglioso, meraviglioso, perfino il tuo dolore, potrà apparire poi meraviglioso, ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto, ti hanno inventato il mare, tu dici: “Non ho niente”, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore.

Lucio Dalla – Ciao: C’è stato come un lampo lì, Proprio in mezzo al cielo, Che era blu cobalto liscio, Liscio senza un pelo, La città sotto era un presepio, Le luci del tramonto la scia di un aereo, Facevano più bello il mondo, Dello sforzo dei poeti, dei mezzi giornalisti, Puttane e kosovari, poi altri tipi misti, Contavano le stelle, le prime ad arrivare, Poi la voce di una vecchia, Che salutava tutti quanti dicendo ciao.

Se ci mettiamo ad analizzare questi testi noteremo una forte enfasi sulle emozionipiù positive della vita, mettendo la lente d’ingrandimento sulla bellezza della semplicità, del mondo, dell’amore… il tutto con un fare letterario degno dei migliori poeti.

Se poi andiamo ad ascoltare queste canzoni noteremo dei suoni magari meno “perfetto” di quelli moderni ma molto più sentiti, emozionanti, caldi.

Andiamo adesso ad esaminare tre delle ultime “hit” del panorama musicale italiano.

Annalisa – Mon AmourQuindi ci piacciamo oppure no? Sangue nella dance floor, ci ballerò, Anche se è soltanto un altro stupido, Sexy boy, sexy boy, io ci sto. E domani non lavoro quindi, Uh, ce ne stiamo distesi, Ah, sopra soldi già spesi, Uh, colazioni francesi, Ah, con gli avanzi di ieri, Se non lo facciamo, me lo immagino, Dovrei, non dovrei dirti che, Ho visto lei che bacia lui, Che bacia lei, che bacia me, Mon amour, amour, ma chi baci tu? Io farò una strage stasera, Ballo tra le lampade a sfera, Lei piace sia a me che a te.

The Kolors – ItaloDiscoSbagliare un calcio di rigore, Suonare prima dei Coldplay, forse sì, forse no, Almeno tu hai sempre ragione (excuse me?), Quante domande ti farei, dimmi di sì, dimmi di no, Ho un tatuaggio da rifare perché non mi piace più, A volte ho l’ansia che mi sale (che mi sale), La cosa che mi fa incazzare è quando non mi parli più, E il mondo sembra tutto uguale (tutto uguale), Io mi fido più di te che di me, che dei miei, dei DJ. Presto che non resisto, Italodisco, scusa se insisto, ma questa notte, Quello che preferisco, È un chiodo fisso, un imprevisto per far l’amore (ah), Questa non è Ibiza, Festivalbar con la cassa dritta, Ti sto cercando, ma è nebbia fitta, Ti giuro se ti penso la mia testa suona, Suona Italodisco.

Rosa Chemical – Made In ItalyDamn, fratello, ma siamo l’Italia anche oggi, La stiamo salvando, Vai Bdope, fammi sentire quanto sei italiano, Dimmi come si fa, A restare fedeli, Sex boy ma non parlo americano, Per i tuoi il sono il tipico italiano, Uh ah, Tu sai che non è la cosa giusta, Finchè la vicina non ci bussa, Finchè non sente le urla, Uh ah, Maaa (ahh), Le canzoni d’amore, Sono meglio stonate, Te le canto cosìAi ai ai ai ai, Nel momento piccante, Ti messaggia l’amante, Ma va bene così, Ti piace, Che sono perverso e non mi giudichi, Se metterò il rossetto in ufficio lunedì, Da due passiamo a tre, Più siamo e meglio è, Ci dicono di noE adesso ci lasciate fare, Il sesso (made in Italy)L’amore (made in Italy), Il sogno (made in Italy)La storia (made in Italy)

Ovvero il passaggio di testimone da emozioni positive, la bellezza del mondo e della sua semplicità al festival del porno acustico che non ha niente da offrire se non decadenza morale, testi vuoti privi di qualsiasi poetica e focus unico sull’ istante presente, sul sesso e sulle vibrazioni sonore in quanto più o meno “dance”.

Il tutto perfettamente in linea con l’idea che vedremo nei prossimi paragrafi, che l’essere umano deve essere ridotto a puro ammasso di emozioni semplici, così da essere più facilmente manipolato.

Scopriamo quindi chi è che ha deciso, anni ed anni fa, che questo era ciò che l’essere umano doveva essere.

Edward Bernays: Il sociopatico che ha creato la società in cui viviamo

edward bernays

Quello di Edward Bernays è un nome che molti non hanno mai sentito nominare e quindi leggermi affermare che abbia creato la società in cui viviamo potrebbe risultare assurdo, ma lasciatemi spiegare.

Tutto quello che segue, può essere facilmente estrapolato dai lavori di Bernays: “Crystallizing Public Opinion” e “Propaganda” ma va anche tenuto a mente che Bernays è stato il responsabile ufficiale di diverse campagne manipolatorie del governo USA, ed è, tanto per fare un esempio, l’Ideatore del famoso poster “I WANT YOU FOR US ARMY” con cui nel 1917 riuscì a tramutare buona parte della popolazione americana da pacifista a guerrigliera o favorevole alla guerra

E’ sempre lui il responsabile di una delle più grandi manipolazioni di massa della storia americana, legata alla vendita di sigarette.

L’articolo è già molto lungo quindi non mi metterò a spiegare personalmente questa interessantissima faccenda, ma ti invito a farlo cliccando qui.

Edward Bernays è, di fatto, il creatore di tutte le dinamiche propagandistiche che giorno dopo giorno guidano le nostre vite. E’ stato lui infatti ad ipotizzare per primo che, in una società democratica, la manipolazione di massa diviente uno strumento etico per far si che le persone, cosidette “intelligenti”, possano indirizzare l’opinione del popolo verso quello che per loro risultava essere meglio.

E’ stato Edward Bernays ad affermare che, per poter più facilmente manipolare l’opinione pubblica, diventa assolutamente indispensabile ridurre le differenze di pensiero e creare una maggioranza unificata alla linea principale, così da rendere i messaggi manipolatori più efficaci sulla mente della popolazione.

E’ sempre lui che all’interno dei suoi lavori ha deciso che la manipolazione di massa risultava più efficace se il manipolatore principale rimaneva al di fuori della manipolazione stessa.

L’ipotesi portava (ed è necessario ripetere ancora una volra che è tutto scritto nei suoi lavori) alla conclusione che per poter correttamente manipolare le persone, il messaggio doveva avere parenza di essere del tutto disinteressato ed il manipolatore quindi, doveva restare nell’ombra lasciando il compito di divulgare i messaggi ad entità terze create appositamente per il compito.

Quali entità ti chiederai?

Principalmente i media.

Manipolazione nella vita di tutti i giorni

mind control musica mainstream decadente

Perfettamente in linea con le idee di Barneys già utilizzate da anni in America, anche noi europei veniamo oramai ogni giorno bombardati da “esponenti di terze parti” che ci portano ad avvalorare, in maniera apparentemente disinteressata, le volontà di chi governa.

Se prestiamo attenzione alle notizie che ci vengono propinate giorno dopo giorno infatti, potremo notare che si, sono presenti politici e scienziati (ovviamente chi esprime parere contrario viene silenziato, a prescindere dalle qualifiche, addirittura vincitori di premi nobel), ma la stragrande maggioranza sono giornalisti, attori, cantanti, showmen, showgirl e sportivi.

Ovvero proprio quelle “terze parti” che per Barneys erano così indispensabili alla buona riuscita della manipolazione di massa.

Il Mondo dei modelli da imitare, tra rifiuto del se e scintillante decadenza

Uniamo un attimo i puntini.

Viviamo in un sistema che basa la sua sopravvivenza sul consenso da parte delle masse. 

Per poter ottenere questo consenso è assolutamente necessaria, stando alle idee di Barnays già ufficialmente utilizzate dai governi Americani, una costante manipolazione di massa che renda la democrazia “etica“, in cui la parola “etica” significa “indirizzare la stupidità delle masse nella direzione decisa dai regnanti intelligenti“, ammettendo quindi di fatto che la libertà di pensiero non è mai stata presa in considerazione dal sistema democratico occidentale.

Per poter aumentare le percentuali di successo di questo meccanismo sono necessarie due cose:

1. Lo sradicamento delle identità personali a favore di una maggioranza più simile ed omologata alle volontà del potere

2. Delle “entità” di terze parti ed apparentemente disinteressate che divulghino i messaggi e favoriscano tale omologazione.

Sappiamo anche che il mondo dell’arte è, nel suo complesso, uno dei più formativi in assoluto nonché, come ulteriore punto a favore, quello che maggiormente influenza il lato emotivo del carattere umano.

Quindi, se uniamo i puntini, quali sono queste “entità di terze parti” che in maniera del tutto disinteressata si occupano sia di divulgare i messaggi che di assicurarsi una forte omologazione sociale?

C’è veramente bisogno che io vada ad affermare l’ovvio asserendo che parliamo della grande maggioranza dei personaggi che compongono il mondo dell’arte e dello spettacolo mainstream?

E soprattutto… ti sei mai chiesto come mai queste entità guadagnano milioni senza portare alcun vero beneficio all’umanità, mentre chi i benefici li porta veramente, come ad esempio medici e contadini, si ritrova con le briciole?

GLI INGRANAGGI DEL MECCANISMO

Musica Mainstream gli ingranaggi della decadenza

Il motivo per cui il mondo della musica mainstream, così come quello più generico dell’arte ma anche quello dello sport, del cinema e così via, è decadente è proprio che questa decadenza è assolutamente necessaria a chi governa.

La decadenza deve attaccarsi addosso ai cittadini per far si che questi vengano più facilmente manipolati al volere “intelligente” dei governanti.

Le persone devono essere bombardate dalla mattina alla sera da spettacoli appariscenti ed emozioni superficiali così da annullare piano piano la loro capacità di riflessione sostituendola con un istinto puramente emotivo che, sempre di più, si costruisce flash dopo flash, personaggio sexy dopo personaggio sexy, annuncio di giornale dopo articolo di giornale.

Ci ritroviamo quindi una società in cui le persone non ragionano, non riflettono, ma reagiscono agli stimoli in base a quello che qualcun altro che considerano “di valore” gli insegna.

Per poter avere successo nel mondo della musica mainstream servono infatti due cose e, se fate attenzione le noterete in OGNI SINGOLO ARTISTA che “arriva”: ovvero musica semplice con messaggi semplici e superficiali mascherati e presentati come qualcosa di innovativo e profondo (così tanto per far assumere alla superficialità la connotazione di “profonda”), e scandali che attirino l’attenzione provocando di volta in volta indignazione, rabbia o simpatia.

Questi sono i primi ingranaggi.

A quel punto entrano in ballo gli altri, ovvero i media, con i loro post sui social, sui giornali, sulla televisione. Il tutto per assicurarsi che questi prodotti e questi drammi siano il “pane quotidiano” di tutti noi.

E’ così che, con musica tutta uguale, superficiale, vuota ed una vita fatta più di scandali e bugie, grazie alle presentazioni costanti da parte dei media, questo grande vuoto diviene il sogno capitalistico delle persone che, private di una vera crescita emotiva e caratteriale, vedono solo lo scintillio dei soldi e l’ammirazione di un personaggio che “tutti desiderano essere“, si identificano con “quel personaggio“, si adeguano alla superficialità di “quel personaggio“, si convincono che tutto quello che quel personaggio fa sia maturo, profondo, vero.

Accettano le opinioni di “quel personaggio“, anche se non hanno niente a che fare con le sue competenze.

Non a caso la gente su qualsiasi argomento è più disposta ad accettare le parole di un attore, di una ragazzina presentata bene dai media o di un cantante che come unico pregio ha quello di aver chiamato coglione qualche altro personaggio famoso, piuttosto che quella di un premio nobel.

IL MONDO DELLA MUSICA INDIPENDENTE

E’ solo andando a cercare nel mondo della musica indipendente che è possibile vedere un po di luce, anche se sfortunatamente la decadenza è riuscita ad infiltrarsi anche li.

Il mondo indipendente si divide infatti oramai in tre categorie di persone:

1. C’è chi, abbagliato dallo scintillio della fama, tenta di imitare i personaggi più famosi in tutto, abbigliamento e carattere compreso.

2. C’è poi chi, non potendone più della situazione, usa la sua arte come pura e semplice fuga dalla realtà.

3. C’è infine una grande fetta di artisti che, proprio a causa della loro natura artistica e quindi più sensibile, realizza cosa sta succedendo e nella sua arte ingloba la realtà della vita, le accuse al sistema, la rabbia, lo sgomento… e non si rassegna a semplicemente lasciar andare le cose come stanno.

E’ un mondo che non è composto da soldi e riflettori, non ci sono suoni perfetti copiati e ricopiati traccia dopo traccia creati con attrezzature che costano migliaia di euro, ne testi perfetti scritti da professionisti: solo la bellezza e l’imperfezione del reale.

Noi pure siamo fieri di appartenere a quest’ultima categoria ed è proprio per questo, perché l’arte dovrebbe essere utilizzata in questa maniera ed il suo scopo essere quello di raggiungere più persone possibili, che il nostro intero progetto è gratuito e si basa su semplici donazioni volontarie che, per chi volesse aiutarci, si possono fare cliccando qui.

Conclusioni

musica mainstream unire i puntini

Nel momento in cui riusciamo ad accettare una semplice realtà, ovvero che il sistema in cui viviamo agisce secondo delle regole che sono state scritte circa un secolo fa, già applicate con successo ed in maniera ufficiale diverse volte e che continuano ad essere ogni giorno applicate per manipolare le menti, diventa facile capire come il mondo della musica mainstream, quello dell’arte, quello dello sport… siano i principali canali di manipolazione scelti per attaccare emotivamente l'”IO” degli individui.

Un mondo “artistico” che oramai non riesce a far altro che modificare lavori di qualità ben superiore a quella moderna, riadattati per peggiorarli e divulgare il pensiero moderno è decadente e lo è “inarrestabilmente” perché è necessario che lo sia. Perché deve rendere chi lo segue decadente a sua volta.

Bastano pochi fatti accertati, come l’esistenza di Bernays e dei suoi studi, i meccanismi che si ripetono sui social e sulle televisioni giorno dopo giorno, sempre uguali, e la consapevolezza che l’arte ha un impatto emotivo su di noi, per fornire tutto il materiale necessario a riflettere correttamente.

Non cadere in errore: che Bernays è esistito è un fatto.

Che le sue idee siano state utilizzate per ottenere consenso popolare per la guerra è un fatto.

Che le sue idee siano state utilizzate per manipolare le masse, a discapito della loro salute e della loro volontà, a favore dei più ricchi è, pure, un fatto.

E’ un fatto che le notizie su social e media che riguardano i più famosi personaggi del mondo dello spettacolo sia sempre uguali: celebrazione del successo > scandalo e litigi con qualcuno > divulgazione del loro pensiero sull’argomento importante di turno.

E’ un fatto anche che, nella storia dell’umanità, l’abilità di prendere i fatti ed analizzarli correttamente, per arrivare poi ad una conclusione logica e coerente con essi, sia l’abilità dei “grandi” personaggi, delle menti eccelse.

Quindi ora osserva, fai qualche ricerca (sopratutto su bernays) e rifletti, per poi giungere a delle conclusioni sensate e coerenti con i fatti inequivocabili presentati.

Io ti lascio un caro saluto,

Luca

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