Il Progetto eLxAr – L’Inizio

L'Inizio

Era il 2019 ed il mondo stava per essere scosso dalla pandemia che così profondamente avrebbe devastato la struttura stessa della società. Le già minime possibilità lavorative cominciavano a ridursi sempre di più, le restrizioni rendevano impossibile muoversi e limitavano la libertà di ogni individuo, la violenza psicologica e legislativa cominciava ad abbattersi come un macigno sulla vita stessa degli individui.

Quello che accadde dopo è, per molte persone, avvolto in una specie di nebbia. Sembra che molti di noi hanno dimenticato le tragedie familiari, le persone che si davano fuoco per le strade, le leggi anticostituzionali, il caos e le prevaricazioni, è quasi come se tutto quel cahos, che ancora oggi regna imperterrito sul pianeta per altri motivi, per molti non sia mai esistito.

Eppure tutti noi siamo stati profondamente segnati da quegli eventi: c’è chi ha subito l’impatto inarrestabile degli eventi ed è finito in depressione, c’è chi ha rinunciato proprio a vivere, c’è chi è riuscito a strumentalizzare l’intera vicenda e c’è chi, nel mezzo di tutto quel cahos, ha trovato la forza per reagire nelle più disparate maniere.

Noi, nel nostro piccolo facciamo parte di quest’ultima categoria ed il progetto eLxAr altro non è che la reazione al caos che ha cominciato a regnare su questa terra oramai troppi anni fa.

La prima idea

In mezzo a centinaia di curriculum mandati che non hanno mai ricevuto risposta, a persone che rispondevano “spiacente, troppo vecchio, lo stato ci tassa di più se assumiamo over 35” ed a limitazioni sempre più pesanti la scelta poteva essere solo tra due possibilià: la prima era deprimersi accettando il fatto che la vita stessa era stata negata tramite distruzione della possibilità stessa di vivere, la seconda era quella di capire che non avere niente da fare equivaleva a tanto tempo libero… etanto tempo libero equivaleva a tempo che era possibile inpiegare nello studio, e magari nella creazione di qualcosa di appassionante in cui credere veramente.

La primissima idea era quella di studiare per la creazione indipendente di videogiochi: l’idea era di prendere la grande passione per i giochi retro’ da sempre, sopratutto per quanto riguarda il genere GdR, veicolatori di messaggi importanti riguardanti morale ed etica, tramutandola in azione. Un piccolo progetto che ai tempi avevo deciso di chiamare “Chosenplay”, che avrebbe creato giochi in pixel art che contenessero messaggi rilevanti ed importanti, così da portare le persone a divertirsi ma anche a riflettere.

Con pochi fondi ma tanto tempo a disposizione sono cominciati quindi gli studi: pixel art, game design, programmazione. Giorni passati a creare prototipi, magari anche partecipando a qualche evento.

Fino a quando non è arrivato il momento di confrontarsi col fatto che, per creare un gioco, serviva anche della musica. Musica che non avevamo alcuna possibilità di aquistare, figurarsi pagare un musicista/produttore per crearla!

E’ stato in quel momento che, conscio della mia non estraneità alla performance musicale dovuta a tanti e tanti anni di studio del pianoforte da ragazzo, ho deciso che avrei dovuto imparare a comporre e produrre la mia musica.

La creazione del progetto eLxAr

Mentre cominciavo a studiare i concetti della produzione musicale, del mixaggio e del mastering, la mia compagna di… beh, tutto direi: vita, progetti, ecc… Alex, cominciava ad interessarsi al progetto.

Lei era, e tutt’ora è, una grandissima artista. Background scolastico in disegno, capace ri ricamare, disegnare per ambiti “modaioli”, disegnare gioielli, lavorare il metallo stesso per crearli. Un’artista a tutto tondo molto più brava di quanto io avrei mai potuto essere, almeno per quanto riguarda l’aspetto “grafico” del lavoro e così, la prima idea nata durante un’escursione in montagna, fu quella di creare un progetto gestito da entrambi che avrebbe abuto al suo centro la creazione di videogiochi cui lei avrebbe disegnato la grafica mentre io avrei pensato al resto.

Già allora discutevamo di quelli che avrebbero dovuto essere i nostri “principi”, lavorativamente parlando. Principi di cui parlerò nel prossimo post di questo piccolo blog personale.

Intanto continuavo lo studio della produzione musicale, principalmente per i generi Trance e Synthwave, che reputavo i più adatti come colonna sonora di un videogioco, almeno per quanto riguardava il genere elettronico e così, quasi per caso, visto anche che imparare a produrre cominciava ad appassionarmi, alla fine decisi che poteva essere interessante, all’interno del nostro progetto, creare anche della musica come “attività secondaria”. Il genere prescelto, per diversi motivi di cui magari parlerò più avanti per non dilungarmi troppo, fu quello “synthwave”.

Una volta deciso di creare questo “progetto musicale secondario”, visto che Alex ha sempre avuto una grandissima voce, decidemmo anche che lei sarebbe divenuta, in futuro e dopo un po di allenamento, la voce ufficiale di questo piccolo progetto.

Così cominciai creando tracce strumentali (che potreste sentire, volendo, all’interno del nostro album di debutto “Looking For The Sound”), mentre Alex cominciò ad allenarsi quotidianamente per migliorare le sue abilità canore.

Nel frattempo cominciammo a pensare anche al nome per il nostro progetto. La prima idea fu di utilizzare le nostre iniziali “LA”, ma sarebbe stato estremamente incompatibile con il genere synthwave che ha nella città di “Los Angeles” una delle sue maggiori ispirazioni visive.

Allora pensammo ad “LxA”, per rappresentare l’unione  delle nostre abilità… ma non suonava per niente bene.

L’idea fu allora di pensare a quelli che volevano essere i nostri obiettivi per questo progetto ed a quelle che erano le nostre passioni: la creazione di videogiochi, principalmente in stile retrò, GdR, in pixel art + la creazione di qualcosa che potesse, potenzialmente “curare” un mondo che sempre di più pareva malato nel suo intimo, nella sua energia.

La parola che venne fuori fu “ELIXIR”, la medicina universale utilizzata nella maggior parte dei GdR fantasy.

ELIXIR + LxA divenne “elxAr”, il nome che avrebbe rappresentato al meglio sia l’unione delle nostre capacità che gli obiettivi prefissati: ovvero la creazione di un progetto che potesse utilizzare le nostre capacità artistiche per scopi che sarebbero stati sociali.

E la prossima volta parliamo di...

E così è nato, per la prima volta, l progetto eLxAr, con l’idea di creare videogiochi e musica, unendo le nostre abilit, creando qualcosa che potesse essere positivo per questo mondo.

Credo che come primo articolo di questo blog personale posso fermarmi qui ma non temere: nei prossimi continuerl a parlare di come si è evoluto il progetto, delle nostre decisioni per quanto riguarda i temi ed i comportamenti da tenere, di come il progetto è divenuto puramente musicale e tanto altro.

Per ora aspero che questo piccola lente d’ingrandimento sul nostro mondo ti sia servito per capire, almeno un poco di più, cosa cerchiamo di fare e chi siamo.

Un abbraccio,

Luca

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