Come possiamo leggere sul loro profilo di Spotify: Peter Gagliardi scrive musica elettronica dal 2006. Pubblica quasi esclusivamente album concettuali, con un focus sulla tematica piuttosto che sul suo stile o genere. Nell’insieme, il prodotto finale unisce influenze di musica elettronica, psytrance, ambient, rock, orchestral e cinematic.
La serie Formation racconta come siamo arrivati qui, con l’intenzione di coprire 7 album tra il Big Bang e le idee dell’Aldilà, esplorando tutto ciò che sta in mezzo. tratta dei fondamenti della fisica a livelli microscopici e macroscopici. mette in luce diversi tipi di stelle e nebulose. Formation III, previsto per il 2022, trarrà ispirazione dal Sistema Solare.
La serie Synesthetic sono album ispirati a personaggi o elementi dei videogiochi. è ispirato ai personaggi del vecchio MOBA Paragon; si ispira ai personaggi dell’MMO Warframe; e sono ispirati alle navi di Freespace (sì, è una serie all’interno di una serie…).
La serie Pandora Unlocked è un esperimento in generi più specifici. è un viaggio nostalgico nel Synthwave; si perde nei meandri del Psychill; approfondisce la musica cinematografica con sintetizzatori; infine, immerge l’ascoltatore nella musica Ambient.
il punto di vista di luca
Personalmente credo che questo non sia da considerarsi un “Album”, inteso nel senso puramente musicale del termine, quanto invece una soundtrack. Anche se il film ad oggi non esiste, ascoltando le tracce presenti in Pandora Unlocked viene chiaramente lo scorrere di immagini di un film sci-fi, pieno di visuali spaziali, azione, tensione.
Le tracce coprono tutta la gamma di emozioni e situazioni necessarie a coprire, nella sua interezza, un film in maniera perfetta.
Suoni spaziali, misteriosi, potenti… non ne resta fuori alcuna.
Un qualcosa che veramente deve essere sperimentato in prima persona per essere capito.
Se dovessi scegliere una traccia preferita questa sarebbe: Cyber Cinematics, a parer mio una delle più potenti all’interno dell’album.
il punto di vista di alex
Un album intrigante, capace di trasportare la mente, attraverso dimensioni spaziali inesplorate ed eventi a mio parere quasi terrificanti, grazie al ritmo delle percussioni e suoni che danno l’impressione di un contesto minaccioso, cupo e teso.
Lo stile e molto cinematografico/sci-fi e ambientale che permettono d’immergersi, con l’immaginario, nello spazio o negli abissi mai esplorati … un po come andare ad un spettacolo del planetario, cosciente di essere li, ma occhi, mente ed udito sono la musica li porta.
L’utilizzo in alcune tracce di suoni molto dark aggiunge molta intensità come ad evidenziare la presenza di forze oscure pronte all’attacco e la lotta contro di esse.
Secondo me Pandora Unlocked : interstellar black rappresenta il perfetto intreccio tra l’esplorazione, il confronto con l’oscurita e l’evoluzione che ne deriva, una metafora per definire l’essere umano.
Non ho una traccia preferita perche quando inizio a sentire la prima, voglio sentire anche le altre, come se fossero legate a catena… come un film, non potrei mai schegliere di vedere solo una parte senza voler il resto.
Conclusioni
“Pandora Unlocked: Interstellar Black” di Peter Gagliardi è la soundtrack perfetta ad un film che ancora non è stato creato, pieno di scenari spaziali, azione e tensione. Che qualcuno crei questo film!
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Ti invitiamo oltretutto a lasciare un follow alla nostra playlist “The Best Indie Music” su spotify, dove carichiamo tutte le migliori tracce prese dagli album che decidiamo di recensire (ovviamente, se presenti su spotify)
Un caro saluto,
Luca & Alex
