The Shadows of Ithaca nascono nel 2017, quando il cantante rock/blues Aggelos Kalogries, propone una partnership a Panos Roumeliotis, virtuoso del metal.
Il risultato di questa collaborazione è proprio il lavoro di cui parliamo oggi: “Hunt The Hunter”, un magnifico album dai toni metal che, pur riprendendo sonorità legate al passato, esplora temi quantomai moderni con la tipica, forte, energia del genere.
il punto di vista di luca
La prima cosa che ho pensato ascoltando Hunt The Hunter è che la voce e lo stile del cantante mi ricordavano molto Bruce Dikinson, degli Iron Maiden e già questo potrebbe bastare, ma è stato quando sono andato a leggere i testi delle varie canzoni che mi è davvero venuta la pelle d’oca.
Un intero album che, con l’energia del metal, tratta temi di grandissima importanza sociale, a partire da come la società porta le persone a vendersi al diavolo, rinunciando alla propria anima, nella speranza di raggiungere la fama…
“Tutto può essere sacrificato nel nome della fama, tutto può essere a disposizione, è showtime per mr. incredibile” – Mr. Incredible“
…accuse dirette alla società moderna in cui l’unica cosa che conta è il denaro e non esiste più una vera libertà…
“Sono nato per essere libero, ma non sento libertà intorno a me. E so che devo tagliare questa corda demoniaca che mi lega. Confuso da credi e teorie, non c’è più aria da respirare. Il denaro è l’unico dio oramai, un’affascinante prigione d’oro” – Above The Water“
…arrivando ad accusare direttamente le persone responsabili di questo scempio che, dall’alto, sono disposte a tutto pur di mantenere ed aumentare il loro potere sul mondo…
“Da questo trono insanguinato, spietate sono le tue mosse. In agguato dietro a porte chiuse, complottando nell’oscurità. Tutto per i soldi, ogni corpo ha un prezzo. Qualsiasi cosa per il potere, una nuova bugia non ha molta importanza” – Hunt The Hunter“
…e molto altro ancora.
L’ennesima dimostrazione di come, all’interno del mondo musicale indipendente, a prescindere dal genere, esistano persone dai grandi valori morali che usano la loro arte nella speranza di risvegliare qualcosa negli altri, oramai così assuefatti all’oscurità della nostra epoca da rifiutarsi di vederla.
Ennesima giustificazione per il mondo mainstream, per fare di tutto per occultare artisti di questo calibro.
Mi sento particolarmente legato a quest’album in quanto le reputo il fratello spirituale del nostro album del 2023, SAMSARA, che esattamente come questo mira a denunciare l’oscurità del mondo e le conseguenze a cui tutto questo ci sta portando.
La canzone preferita di luca
La mia canzone preferita è decisamente “Hunt The Hunter“.
Un messaggio potente, reale, inquietante che tutti dovrebbero ascoltare, condito dall’energia pura del metal.
Col suo connubio di melodie e significati sicuramente una delle mie canzoni preferite tra tutte quelle rilasciate nel 2023.
il punto di vista di alex
“Hunt The Hunter” è una continua esplosione di energia che mi riporta con la memoria ai tempi in cui ascoltavo band come Metallica,Slipknot,Anthrax.
Sono rimasta affascinata dalla diversità e versatilita in ogni brano, passando senza sforzo da momenti di pura furia a pause riflessive, creando così un equilibrio perfetto tra energia e emozione.
Le chitarre e la batteria suonano con intensità ritmica che ha un grande impatto sonoro con effetto adrenalinico, e la voce forte ed intensa riflette il sentimento espresso dai testi, creando un’atmosfera che è allo stesso tempo oscura e ipnotica.
I testi mi sono piaciuti molto (un altro motivo per cui mi piace il metal/rock) affrontano temi sociali e mondani dove lotta, passione, desiderio e sopravvivenza, direi che toccano corde emotive che risuonano con l’ascoltatore, scatenando l’anima ribelle.
La Canzone Preferita di Alex
La traccia che più mi piace è “In Basements and Attics“.
l’intro parlato in greco, ed il tempo lento iniziale che un po mi ricorda una canzone dei Lacuna Coil (per l’emozione di disperazione) e l’arpeggio lento ed ipnotico della chitarra che poi si trasforma, prende forza, fino ad esplodere, per poi tornare lento ed ipnotico prima della fine.
Conclusioni
Hunt the Hunter, degli “The Shadows of Ithaca“, è un album stramaledettamente potente, pregno non solo di energia ma di significati.
Un album che spoglia l’ipocrisia moderna di ogni manto, esponendone la nuda marcescenza, puntando il dito ed accusando, con urla tra il disperato, il rabbioso e lo speranzoso, l’oscurità che con forza sempre maggiore stringe la sua presa sul mondo.
Chiunque ami la musica ed abbia una coscienza sociale deve ascoltarlo almeno una volta.
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Un caro saluto,
Luca & Alex