La musica retrowave è “quel” genere musicale che quasi tutti nel mondo, durante la loro vita quotidiana, ascoltano senza rendersene conto.
Come può un genere essere così popolare ma allo stesso tempo così sconosciuto alle persone?
Oggi esploreremo il genere retrowave, le sue caratteristiche, da dove proviene, dove puoi sentirlo e perché le persone consce della sua esistenza spesso non ascoltano altro.
Cos'è la musica retrowave?
Iniziamo definendo il genere retrowave.
In realtà è una domanda difficile poiché molti musicisti e produttori del genere stesso probabilmente fornirebbero risposte diverse.
Molti lo considerano un sinonimo di synthwave ed infatti anche io, per evitare confusione, spesso lo utilizzo come tale nonostante in realtà, vi siano delle differenze.
Essendo questo articolo pensato per analizzare questo argomento in maniera più profonda però, stavolta vediamo di sviscerare ogni minima informazione che dimostri come questo genere musicale non sia, come molti pensano, un sinonimo di un altro quanto un genere a se stante.
Molte persone con cui tendo ad essere d’accordo, considerano il genere retrowave come una “sottocategoria” del synthwave.
La mia interpretazione è che ci sia un genere principale, che è l'”Elettronica”, e al suo interno abbiamo diversi sottogeneri come Techno, Trance o Synthwave.
Il Synthwave viene poi suddiviso in sotto-generi diversi come Dreamwave, Vaporware, Outrun, Cyberpunk, Darkwave e, naturalmente, Retrowave.
La musica Retrowave è definita dal suo focus sulla nostalgia degli anni ’80. Questo include non solo un’ossessione per sintetizzatori e drum machine, ma anche una venerazione per la cultura pop di quell’epoca.
Il retrofuturismo è spesso un altro tema comune, con molti artisti che adottano una visione retrò del futuro resa popolare nei film di fantascienza e d’azione del decennio.
Cos'è il retrofuturismo?
Il retrofuturismo è un trend che esiste da un po’ di tempo e non mostra segni di voler rallentare. È l’approccio contemporaneo nel celebrare il passato, ma con un tocco futuristico. Questo stile si può vedere in tutto, dalla moda ai mobili all’architettura, tutti con un filo conduttore comune: un mix di atmosfere vintage e tecnologia moderna.
Nel suo nucleo, il retrofuturismo si basa sull’unione di elementi classici con altri più innovativi ed avanzati. Pensate a stazioni della metropolitana in stile deco art abbinate a display digitali all’avanguardia o automobili d’epoca equipaggiate con motori elettrici. È un modo per unire entrambe le epoche mentre avanziamo verso il futuro.
Per quanto riguarda la moda, ci si può aspettare di vedere molti colori vivaci, stampe audaci, forme geometriche e molto, molto neon!
Per quanto riguarda il suono invece…
Retrofuturismo musicale
Nella musica, il retrofuturismo è diventato un trend in crescita poiché sempre più artisti incorporano elementi “passati” nelle loro composizioni moderne. Unendo suoni tradizionali ad altri più futuristici, questi innovatori musicali sono in grado di creare pezzi che colmano il divario tra stili retrò e moderni.
Il termine “retrofuturismo” viene utilizzato per descrivere una combinazione di suoni, immagini e concetti ispirati al vintage con la tecnologia moderna. Molti degli artisti più popolari hanno abbracciato questo concetto nella loro musica; ad esempio, il suono iconico electro-pop dei Daft Punk attinge molto dalle influenze della disco e del funk, incorporando anche tecniche di produzione all’avanguardia. Allo stesso modo, i pionieri synthwave come Kavinsky fondono suoni presi dai sintetizzatori classici degli anni ’80 con ritmi elettronici moderni per creare una miscela affascinante di nostalgia e innovazione.
Le caratteristiche della musica retrowave
Il suono
Per comprendere cos’è il genere retrowave, iniziamo analizzando le ispirazioni sonore.
Si tratta di un mix unico di synthpop degli anni ’80, come ad esempio Gary Numan o Depeche Mode, o di colonne sonore di film e videogiochi ispirate agli anni ’80, cercando di ricrearle esattamente come erano in passato, arrivando persino a “sporcare” alcuni suoni appositamente o utilizzando gli stessi identici macchinari e chip presenti nelle vecchie console.
Gli artisti retrowave si ispirano al passato, ma non è solo questo, lo venerano così tanto che fanno tutto il possibile per emulare quei suoni in maniera esatta.
Tuttavia, non tutti ci riescono, e molti incorporano alcune tecniche di produzione moderne che allontanano leggermente il suono dal puro stile retro e lo avvicinano alla più ampia categoria dei synth, rendendo molto più difficile per tutti comprendere correttamente le differenze tra i generi, motivo principale per cui i due generi vengono spesso trattati da sinonimi.
Il lato visivo
È impossibile rispondere alla domanda su cosa sia la musica retrowave senza parlare del lato estetico.
Ruota tutto intorno alla nostalgia. L’obiettivo è richiamare un’epoca più semplice, in cui la vita era incentrata più sul divertimento e meno sullo stress.
Dal punto di vista visivo, spesso si combinano elementi di moda vintage e contemporanea. Il risultato è un’estetica unica e senza precedenti, che sicuramente attira l’attenzione.
Come è nata la musica retrowave?
Il genere è spesso caratterizzato (ma non limitato) dall’uso di sintetizzatori vintage e drum machine, oltre che dai temi nostalgici.
Anche se aveva già iniziato a crescere nel 2010, la vera esplosione avvenne nel 2011 grazie alla colonna sonora del film “Drive” con Ryan Gosling, Carey Mulligan e Brian Cranston, diretto da Nicolas Winding Refn.
La colonna sonora del film includeva brani di Kavinsky, David Grellier, Johnny Jewel e Cliff Martinez. Fu grazie a questa colonna sonora che molte persone furono introdotte al genere.
Come mai il genere retrowave continua a stabilire nuovi standard
Come mai la musica retrowave è così poco conosciuta?
Goditi un po di retrowave!
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Conclusione: L'attrattiva immortale del passato
